L’universo dei Big-data: il wi-fi “irrinunciabile”
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Si sente sempre più spesso parlare di Big Data, ma, ancora più spesso, ci si accorge che chi usa questa espressione non conosce davvero bene il suo significato. Per questo è lecito domandarsi cosa siano i Big Data, perché sono così ricorrenti nella stampa online e offline – soprattutto quella di natura marketing e IT – e che cosa significa che i Big Data rappresentano un’evoluzione per diversi settori. È importante partire dal significato stesso delle parole che risulta alquanto fuorviante. Infatti, la vera rivoluzione a cui si ci riferisce non è la “quantità” dei dati in se, comunque enorme visto che ad oggi ogni nostra interazione con un oggetto tecnologico viene tracciata, ma alla capacità di usare tutti queste informazioni per elaborare, analizzare e trovare riscontri oggettivi su diverse tematiche.
Un esempio concreto è arrivato in questo ultimo periodo nel settore del turismo dall’incrocio dei dati: da una parte il report di Almawave ed EY, frutto del lavoro parallelo di due metodologie e dell’integrazione dei risultati derivanti da un’analisi social web sui fruitori dei servizi turistici, che ha monitorato oltre 21 milioni di commenti multilingue. Dall’altra, l’indagine CATI con interviste e questionari a cui hanno risposto 500 operatori dell’offerta turistica. L’analisi social ha permesso il monitoraggio di oltre 21 milioni di commenti multilingue leggendo in tempo reale le esigenze ed i “sentimenti” dei turisti nelle varie fasi del viaggio e, dallo studio quantitativo e qualitativo dei dati raccolti, sono state estratte le opinioni e le percezioni dei viaggiatori sull’esperienza di viaggio, espresse spontaneamente.
Da questa analisi è emerso che il wi-fi è irrinunciabile, una connessione veloce e stabile è asset fondamentale di ogni struttura turistica, infatti oltre il 90% delle conversazioni riguarda la destinazione e il racconto dell’esperienza vissuta. L’interazione social nel 72,9% dei casi avviene nel corso del viaggio e ciò spiega perché la connettività sia un elemento così importante e la richiesta di una connessione senza fili così diffusa e imprescindibile. Il 24% del campione si connette per raccogliere informazioni e prenotare, mentre, dopo il viaggio, il 2,2% si connette per lasciare giudizi sulle strutture. L’enogastronomia, infine, raccoglie il 22,3% delle conversazioni sul turismo in Italia.
Secondo quanto emerge dalla rilevazione CATI, circa l’80% degli intervistati ritiene decisiva la recensione da parte dei clienti. Il 55% degli operatori dichiara di disporre della connessione wi-fi ma, per la promozione e l’interazione con i propri clienti, preferisce modalità tradizionali. La percentuale di utilizzo di canali social si attesta ad un 34%. Anche la propensione agli investimenti in soluzioni digitali risulta molto bassa: solo il 7% pensa di realizzare un servizio di prenotazioni direttamente sul sito internet, il 9% intende dotarsi di un profilo social, mentre il 10% desidera mettere in campo servizi digitali per misurare la soddisfazione del cliente.
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