Cresce in Italia il riciclo del legno: nel 2016 recuperate 1,6 milioni di tonnellate di rifiuti
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Una volta tanto, l’Italia non sfigura nel confronto con i cugini europei, anzi detta la linea: nel riutilizzo e riciclo degli imballaggi e rifiuti in legno il nostro Paese è infatti sulla strada giusta per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione europea, ossia l’80% di materiale riciclato entro il 2030. Nel 2016 la quota di imballaggi riciclati in Italia è arrivata al 61% e tale percentuale sale al 63,5% se si sommano riciclo, riutilizzo e recupero energetico. Tradotto in cifre, l’anno scorso sono stati riciclati 1,6 milioni di tonnellate di rifiuti di legno e oltre 720 mila tonnellate sono state rigenerate e reimmesse al consumo.
Lo dicono i dati di Rilegno, il Consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno istituito dal decreto Ronchi del 1997. Che, per far meglio comprendere il valore di questi numeri, spiega che con i volumi di riciclo raggiunti si potrebbe riempire 27 volte il Colosseo.
Si tratta di numeri in crescita, si legge nell’indagine di Rilegno, che conta su un network di 410 piattaforme private distribuite su tutto il territorio italiano: nel 2016 sono state recuperate 47 mila tonnellate di rifiuti legnosi in più rispetto all’anno prima (+3,64%). Anche il settore della rigenerazione dei pallet sta crescendo e l’anno scorso ha raggiunto le 721 mila tonnellate recuperate, ovvero 45 milioni di unità reimmesse al consumo.
L’attività di riciclo è un tassello fondamentale per il consolidamento di quella «Circular economy» che le aziende della filiera legno-arredo – come quelle di altri comparti industriali – stanno perseguendo da anni: una politica che richiede agli imprenditori di gestire l’intero ciclo di vita dei propri prodotti, dal reperimento della materia prima e dalla realizzazione del prodotto, fino alla sua immissione sul mercato, il suo utilizzo e il suo riutilizzo una volta cessate le funzioni.
Al momento del «fine vita», anziché essere bruciata, una grande quantità di vecchi prodotti sono riciclati per dare vita a nuova materia prima che si trasforma in pannello truciolare o semilavorato per l’industria del mobile. «Un vero “nutrimento” per il comparto dell’arredo nazionale, utile anche in settori come l’edilizia», spiegano da Rilegno. «Il legno è un materiale naturale, prezioso, riciclabile all’infinito – ha detto Nicola Semeraro, presidente di Rilegno –. La sua valorizzazione da rifiuto a risorsa per il circuito produttivo e industriale genera benefici ecologici ed economici: riciclare il legno significa risparmiare energia, migliorare la qualità dell’aria evitando gli sprechi».
Per questo Rilegno (Consorzio privato di aziende) si impegna anche economicamente a sostenere le attività di riciclo, con circa 22 milioni di euro spesi annualmente per co-finanziare le attività di raccolta e avvio a riciclo.
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