La panna Tre Valli diventa Kosher e guarda a Usa ed Est Europa
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TreValli – marchio marchigiano di un’ampia gamma di formaggi, preparati per pasticceria e, con il marchio Hoplà, della panna montata spray – si converte al Kosher e scommette su un intenso piano do internazionalizzazione, che guarda agli Usa, all’Israele, così come a Est Europa e Nord dei Balcani. Anche grazie all’investimento – da 2 milioni di euro – di un nuovo impianto di cogenerazione, nel principale sito, quello di Jesi, che consentirà di produrre energia recuperando il calore e l’acqua impiegati per la lavorazione delle mozzarelle. Un risparmio annuo calcolato in almeno 700mila euro l’anno.
A illustrare il piano della società marchigiana, che ha chiuso il 2016 con 214 milioni di euro di fatturato (di cui il 15% derivante dall’export) e circa 600 addetti (tra diretti e indiretti) è stato il presidente Paolo Fabiani.
«È stato portato a termine il progetto di certificazione “Kosher Parve” per tutti i prodotti speciali a base Soia – ha spiegato Fabiani –. La certificazione consente di servire in tutto il mondo le diverse comunità ebraiche con prodotti 100% vegetali. La bevanda Hoplà Idee di Soia e i vari prodotti speciali per pasticceria verranno destinati sia al mercato statunitense, che al mercato di Israele e ai principali mercati Europei, come Francia e Inghilterra, mercati con presenza di comunità ebraiche molto numerose. La pianificazione strategica si pone pertanto come obiettivo di entrare sia nel canale della Grande Distribuzione che nel canale Horeca, utilizzando distributori specializzati».
La stessa gamma dei prodotti speciali base soia – con l’aggiunta della panna da montare a marchio Hoplà e del preparato vegetale da cucina Vegetalcrem – costituiscono l’assortimento per lo sviluppo del progetto nell’ Est Europa e nel Nord dei Balcani, verso Ungheria,Polonia, Croazia, Slovenia e Romania. «La strategia – ha spiegato Fabiani– è quella di attivare distributori specializzati per il canale Horeca, da un lato, e di approcciare in modo diretto la grande distribuzione dall’altro, posizionando nella fascia alta».
Ma gli investimenti non guardano solo all’estero. Nello stabilimento di Jesi TreValli ha investito 2 milioni di euro in un nuovo impianto di cogenerazione che recupera vapore (e quindi energia) dal calore dalle acque utilizzate per la lavorazione casearia. «L’operazione – ha concluso Fabiani – ci consentirà di produrre 1 megawatt di energia e di risparmiare almeno 700mila euro l’anno sul costo dell’energia. In 3 anni – ha c oncluso Fabiani – ci ripaghiamo dell’investimento fatto».
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