Gli impianti elettrici: cardine della sicurezza sui luoghi di lavoro
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La sicurezza sui luoghi di lavoro passa anche per un punto cardine importante: la gestione degli impianti elettrici. Dalla sua progettazione alla realizzazione vera e propria, passando dal collaudo alla messa in esercizio, fino alle verifiche ed alla manutenzione periodica. Sono tutti passaggi imprescindibili che non possono esaurirsi al rilascio della Di.Co. (la dichiarazione di conformità) da parte dell’impresa esecutrice, ne possono attenersi alle sole verifiche periodiche, tra l’altro prescritte dalla legge (il Dpr 462 del 2001). Step che se vanno eseguiti dal primo all’ultimo, rispettando i dettami delle normative, assicurano un più alto livello di sicurezza.
Ma andiamo con ordine. Nel Decreto 37 del 2008 del Ministro dello sviluppo economico l’articolo 5 è dedicato alla “Progettazione degli impianti” che, per quelli piccoli, possono essere redatti dal Responsabile tecnico dell’impresa, mentre per gli altri casi (quelli previsti dal comma 2 dello stesso articolo) da un professionista abilitato. La realizzazione, ai sensi dello stesso decreto, spetta ad aziende abilitate.
Passaggi obbligati, poi, sono la messa in esercizio degli impianti elettrici di messa a terra e dei dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche. Quindi, entro i 30 giorni successivi, il datore di lavoro invia all’unità territoriale Inail competente la dichiarazione di conformità rilasciata installatore.
Ma se il lavoro iniziale finisce con la verifica a campione da parte di personale dello stesso Istituto nazionale per la sicurezza sui luoghi di lavoro, l’attenzione del datore di lavoro deve spostarsi verso regolari manutenzioni dell’impianto e verifiche periodiche, al fine di eliminare o ridurre al minimo gli eventuali rischi che sono venuti a crearsi nel corso del tempo.
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