L’agroalimentare che tira l’economia: il food italiano
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Football, Fashion, Ferrari e, ovviamente, Food. In giro per il globo si dice che l’Italia è famosa per le quattro “F”, l’ultima delle quali è, senza dubbio, quella che ci rappresenta di più all’estero. Il food Made in Italy è, da sempre, sinonimo di qualità e garanzia assolute, tanto da aver smosso l’interesse dell’UNESCO che ha promosso la dieta mediterranea patrimonio immateriale dell’Umanità in seguito a studi scientifici che ne hanno riconosciuto prerogative curative e di prevenzione rispetto a patologie cardiovascolari, diabete, obesità e alcune forme di tumore. Per questo, e per tanti altri motivi, ogni anno, nel mondo, un miliardo di persone acquista e consuma prodotti italiani.
Ma che impatto ha, sull’economia del paese, il settore agroalimentare? Ad oggi le esportazioni all’estero superano i 34 miliardi di euro: solo l’Europa assorbe i due terzi delle richieste mondiali, in forte crescita alcuni paesi asiatici come Taiwan, Corea del Sud e Israele. Il food, in Italia, coinvolge circa due milioni di aziende che rappresentano il 9% del PIL: il Bel Paese, inoltre, è ai primi tre posti nel mondo per valore medio unitario di prodotti alimentari scambiati su scala mondiale ed è la nazione con il maggior numero di certificazioni riconosciute dall’Unione Europea con 264 prodotti riconosciuti come DOP o IGP.
Nella crescita esponenziale degli ultimi anni è stata fondamentale la lotta alla contraffazione si è inasprita con un massiccio aumento di controlli alle barriere. Ma in tal senso c’è ancora molto da fare: si stima che solo negli Stati Uniti il 97% delle conserve vendute per Made in Italy rappresentano dei clamorosi falsi. Nelle precedenti edizioni di Corriere Azienda abbiamo approfondito il tema del turismo che torna in gioco anche a proposito di food: circa un terzo del budget dei turisti che visitano il nostro paese, infatti, è destinato al consumo di prodotti Made in Italy. Un’ulteriore dimostrazione di quanto sia importante, per l’Italia, continuare ad investire nel settore agroalimentare.
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