Il «magic moment» dell’alimentare made in Italy
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Qual è il ruolo dell’Italia nel mercato globale dell’industria alimentare? Quanto potrà pesare la qualità dei prodotti del Bel Paese negli scenari a venire del food? Come intercettare in maniera innovativa la domanda internazionale? Parte da questi interrogativi la quinta edizione del Forun Food & Made in Italy organizzato dal Sole 24 Ore, in corso in queste ore all’interno della sede del quotidiano di via Monte Rosa, con la partecipazione di alcuni tra i maggiori stakeholder di settore.
5° Forum Food & Made in Italy
Ad aprire i lavori Alberto Zunino, partner e managing director di Boston Consulting che, nella sua relazione introduttiva dal titolo «Possiamo ambire a una leadership mondiale», ha puntato la lente su concetti quali «lo storytelling dei prodotti come chiave per il loro accesso ai mercati» e «le sfide dell’industria 4.0 per una conoscenza fondata su raccolta e la comparazione delle informazioni a vantaggio del consumatore».
«Il made in Italy alimentare non ha mai vissuto un momento magico come quello attuale. La domanda è enorme, ’’export avanza ma queste opportunità non vengono colte da tutti». A parlare è il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia. «Le dimensioni delle imprese sono a volte un problema. Ci sono piccole aziende che ragionano da one man shop ma nel mercato globale non è possibile. Serve managerializzazione». Quindi Scordamaglia si è soffermato sul neo-protezionismo: «Non nasce con Trump, ma anche l’amministrazione di Obama, nell’ultima fase, ha intrapreso decisioni protezionistiche. Bisogna confrontarsi con il problema con consapevolezza e adeguate conoscenze».
Per il presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari «non c’è mai stato questo grande interesse verso il prodotto italiano, ma l’internazionalizzazione deve essere un obiettivo da centrare in maniera intelligente, facendo leva sulle competenze delle aziende».
Tecnologie decisive per lo sviluppo dell’industria alimentare, in Italia come all’estero. Il tema degli investimenti in processo è stato quindi affrontato da una specifica tavola rotonda all’interno del Focus Food & Made in Italy del Sole 24 Ore con gli interventi del ceo di Newlat Stefano Cometto, del consigliere delegato di Ima Andrea Malagoli, dell’ad di Cft Group Alessandro Merusi e del presidente costruttori affettatrici, tritacarne e affini Andrea Salati Chiodini.
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