Vasco, il concerto dei record frutta 12 milioni di incasso e 6 milioni al territorio

cuneo
By cuneo Luglio 3, 2017 09:04

C’è sempre grande attesa intorno ai dati Siae sui concerti che raccolgono più pubblico. Con quasi un anno di anticipo sulla diffusione del prossimo Annuario dello spettacolo, stavolta si sa già qual è l’evento live di maggior successo del 2017: «Modena… Modena Park», lo show che domani sera, nel parco «Enzo Ferrari» della città emiliana, celebrerà i 40 anni di carriera di Vasco Rossi.
Un concerto-monstre da 220mila spettatori, record storico per data singola a pagamento che ha sbaragliato i precedenti primati messi a segno al Maracanà di Rio de Janeiro dagli A-Ha nel 1991 (198mila fan), Tina Turner nel 1988 (188mila persone) e Paul McCartney nel 1990 (185mila teste).

Una performance che si traduce in un incasso da circa 12 milioni per l’happening messo in piedi dal gruppo bolognese Best Union di Luca Montebugnoli, attraverso le controllate Vivaticket e Big Bang. La prima ha gestito la vendita fisica e online dei biglietti, la seconda ha curato il promoting, raccogliendo l’eredità del gruppo Live Nation che fino all’anno scorso, prima dei tormentati giorni del caso secondary ticketing, aveva direttamente organizzato i concerti del Blasco nazionale. A fare due conti, lo storico sold out di Modena equivale, per presenze e introiti, ai quattro show che il rocker di Zocca tenne l’anno scorso allo Stadio Olimpico di Roma, quando la bigliettazione era ancora affidata a TicketOne.

Un bel colpo, insomma, per la quotata Best Union che fattura 57 milioni a livello internazionale e impiega 550 persone, spaziando dallo sport alle mostre, fino ai parchi a tema. Ma quanto muove «Modena… Modena Park» a livello di indotto? Alla domanda, qualche giorno fa, ha provato a rispondere l’ufficio studi di Cna che ha incrociato i dati delle spese indirette degli spettatori per turismo, mobilità, servizi vari e beni di prima necessità. Ne è uscito fuori che il 40ennale live di Vasco vale almeno 6 milioni di ricadute economiche sul territorio di Modena.

Dove fino al 15 luglio prossimo, per il concerto, lavoreranno circa mille persone a valere sull’accordo specifico che Best Union ha sottoscritto il 19 giugno scorso con Filcams, Fisascat e Uiltucs a livello locale per la corretta applicazione del contratto nazionale di vigilanza e servizi fiduciari. Uno sforzo non di poco conto alla luce del Decreto Minniti che, a seguito della strage di Manchester, ha imposto i compiti a casa ai promoter impegnati nell’organizzazione di concerti che rappresentano potenziali obiettivi sensibili per il terrorismo. Riducendone sensibilmente i margini.

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By cuneo Luglio 3, 2017 09:04
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