Dal panettone al brut, il «made in Italy» di Natale vale 1,6 miliardi
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Dallo spumante al panettone, dalle lenticchie agli sci. L’export italiano dei prodotti delle feste – cibo, decorazioni e attrezzi sportivi per le vacanze – vale quasi 200 milioni nel mese, +13% in un anno. In tutto, nei primi 9 mesi dell’anno, un valore di 1,6 miliardi di euro, in crescita del 13,2% rispetto al 2016.
La mappa del Made in Italy sulle tavole del mondo l’ha realizzata la Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, in collaborazione con Promos, la sua azienda per l’Internazionalizzazione. La stessa Camera di Commercio, da quest’anno, ha anche istituito un “marchio di qualità” (depositato all’Ufficio brevetti della stessa Camera) per il panettone artigianale, cui hanno aderito oltre 150 tra panettieri e pasticceri.
«Le feste intorno al Natale – ha detto Carlo Edoardo Valli, presidente di Promos – sono un momento importante per il rilancio dei consumi. È un dato positivo la crescita delle produzioni tipiche del nostro territorio legate alle festività. Fa parte della notorietà del made in Italy nel mondo che vive un momento favorevole».
Le principali destinazioni
Lo spumante e il prosecco prendono la via di Regno Unito (267 milioni, +13,1%) e Stati Uniti (217 milioni, +17%) ma è in forte crescita la richiesta da Russia (+41%) e Canada (+25%). Il panettone raggiunge, soprattutto, la vicina Francia (86,4 milioni, +4%) ma è sempre più apprezzato anche negli Stati Uniti (+37%) e in Austria (+31%), prosciutti e cotechini arrivano in Francia (27,6 milioni, +14%) e Germania (21 milioni, +21%) così come il caviale (per circa 1 milione di euro ciascuna) e i crostacei (oltre 8 milioni ciascuna).
Cresce, poi, la richiesta di lenticchie in Germania (+89%) e in Svezia (+26%). Mentre gli oggetti per le feste vanno negli Stati Uniti e le ghirlande elettriche decorative in Germania, i fuochi d’artificio in Francia (1,9 milioni) ma sempre più anche in Spagna (+39 per cento).
Per le vacanze sulla neve, ad apprezzare di più gli sci e le attrezzature da sci italiane sono gli Stati Uniti (17 milioni, +32,5%) e l’Austria, insieme ai pattini da ghiaccio.
Tra le mete extraeuropee più lontane, pur se su cifre minori, ci sono tra i primi 10: il Giappone per i vini, gli Emirati Arabi e il Qatar per le ghirlande elettriche decorative, il Giappone, Hong Kong e la Corea del Sud per il caviale, il Canada per i fuochi d’artificio, il Giappone e il Messico per le attrezzature da sci.
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