Gli italiani tornano a spendere: record di vendite a Natale
Articoli collegati
Fine anno con il botto per i consumi delle famiglie, indicazioni al rialzo per il 2018. È tornato l’ottimismo sul fronte dello shopping dopo lunghi anni di stagnazione della spesa, come testimonia l’analisi condotta in questi giorni da Coop e Nomisma.
Il record di vendite registrato durante le festività fa dunque ben sperare, visto che si tratta di numeri finora mai registrati. La settimana di Natale ha fatto rilevare un incremento medio del 15,6% (ipermercati e supermercati, dati Nielsen) rispetto alla stessa settimana di un anno fa. E il dato che fa poi ulteriormente riflettere è il risveglio dei consumi nel Mezzogiorno.
Archiviati i tempi cupi della crisi, gli italiani non hanno risparmiato nulla pur di festeggiare adeguatamente. Più carne che pesce, molta gastronomia e formaggi – si legge nella ricerca – con un Centro- Sud che guida la classifica degli acquisti: Campania in testa con un +16,2% seguita da Molise, Umbria, Puglia. In controtendenza ma giustificato dall’effetto Natale anche il dato di un +9,7% segnato dai settori no food (giochi, elettronica etc).
Ed è questo l’altro elemento rilevante emerso dall’indagine. Ricordo che anche l’Istat ha sottolineato che a fine dicembre il clima di fiducia delle famiglie si è attestato su livelli di 16 punti superiori al 2010 ad esempio, con un picco di 46 punti per quanto riguarda le attese sulla situazione economica generale anche se le stime sulle vendite al dettaglio (ultimi dati a ottobre) registrano un profilo stagnante.
Da Coop al riguardo sottolineano la forza del cambiamento del tono di fondo dell’orientamento delle famiglie. Alla “speranza”, parola chiave del 2016 e del 2017, gli italiani affiancano per il 2018 più concrete sensazioni di “benessere” e “soddisfazione”. La “ripresa” si consolida nel vissuto dei nostri concittadini, tira aria di novità e di cambiamento. Gira al meglio l’umore degli italiani per il 2018. I sondaggi Coop testimoniano che calano in picchiata le parole dalla connotazione negativa che gli italiani associano all’anno appena iniziato; il timore crolla di quasi 6 punti percentuali (lo indicava come parola chiave nel 2017 oltre il 10% del campione, ora non arriva al 5%), sorte analoga per il termine crisi (-3 punti percentuali). Si affidano al cambiamento i più giovani e vedono decisamente rosa gli over 50. Credono nella ripresa maggiormente gli abitanti del Mezzogiorno.
L’ottimismo tocca le intenzioni di spesa che tra il 2017 e il 2018 volgono tutte in segno positivo. Al top dei desideri: i viaggi (il 23,3% spenderà di più) e lo smartphone (il 64% prevede in crescita il budget destinato), ma ritornano voci evergreen degli italiani come l’arredamento, la ristrutturazione della casa e ancora investimenti per il tempo libero e la cura di sé (abbonamenti a teatro, stadio, pay tv fino al ricorso alla chirurgia estetica). Per il 2018 atteso un aumento del potere d’acquisto delle famiglie intorno all’1%. Benefici positivi i comparti dell’audiovisivo, computer e accessori (+ 8,5% nel 2018), telefonia (+7,8%) ; più modesto l’impatto previsto sull’alimentare (+ 2,1%).
«Auspico – conclude Bassi – che questa ripresa di valore del carrello non sia effimera e che diventi viceversa un dato congiunturale tale da poter testimoniare un miglioramento nelle condizioni di vita del Paese. Resta infatti prioritario per tutti superare disuguaglianze e precarietà che pure sono ancora diffuse nella società italiana ».
© Riproduzione riservata
Fonte: http://www.ilsole24ore.com/
Non ci sono ancora commenti ma tu puoi essere il primo.
Scrivi un Commento