Internet of Thing: quali sviluppi per il futuro? I rischi per la sicurezza degli utenti
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Dieci anni fa la parola “smartphone” non esisteva. Nell’arco di un decennio potremmo definire “smart” tutti i nostri elettrodomestici. Il nostro garage potrà connettersi ad internet, conoscere la nostra posizione ed aprirsi in automatico quando siamo nelle sue prossimità, i diabetici potranno essere avvisati da un braccialetto quando è il momento di iniettare insulina, il frigorifero potrà suggerire quali alimenti sono in scadenza e invitarci al consumo degli stessi.
Si tratta dell’IoT (Internet Of Thing, internet delle cose), ossia la capacità degli oggetti di connettersi ad internet e scambiare informazioni con altri dispositivi, essendo in grado di rispondere ai segnali indipendentemente dall’input umano. Alcuni di questi prodotti, sono già sul mercato e se a prima vista potrebbe sembrare grandioso vivere in un mondo smart, ci sono una marea di cose che potrebbero andare storte, in particolare se si parla di privacy e sicurezza.
Basti pensare alla Siemens, produttrice di contatori di energia elettrica moderni che ha dichiarato di essere in grado di utilizzare i suoi dispositivi intelligenti per creare profili estremamente dettagliati sul comportamento delle persone e sapere, ad esempio, quante persone sono in casa, cosa fanno, a che ora si svegliano e a che ora fanno la doccia: una marea di dati privati viaggeranno in rete e potrebbero finire in mano a malintenzionati i quali potrebbero sfruttarli a proprio piacimento.
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