La valutazione delle soluzioni di politica economica: il caso della flat tax

cuneo
By cuneo Marzo 28, 2018 10:27

La valutazione delle soluzioni di politica economica: il caso della flat tax

Supponiamo di trovarci in un bar e di voler colpire a tradimento un nostro vicino con un pugno in un occhio. Le probabilità di fargli molto male sono alte ma, l’episodio, potrebbe coinvolgere anche terzi come, ad esempio, qualcuno che passando di lì venga travolto e colpito a sua volta. Più allarghiamo l’orizzonte temporale, più vanno considerati diversi elementi rendendo sempre meno prevedibile il risultato finale della nostra azione. Un ragionamento analogo vale per le decisioni di politica economica.

Qualsiasi provvedimento fiscale produce effetti immediati sui primi soggetti destinatari ma, successivamente, inizia a stimolare azioni e comportamenti che incidono su altre variabili che, a loro volta, influenzano altre variabili. Più si allarga l’orizzonte temporale e si considerano le possibili interrelazioni tra i soggetti più gli scenari possibili aumentano. Che credibilità hanno gli economisti che provano a fare gli indovini ed immaginare gli effetti di un provvedimento di una portata tale?

L’introduzione dell’aliquota fissa al 23% in virtù degli “scaglioni” attuali favorirà, oggettivamente, i consumi causando un inevitabile ed immediato aumento del gettito delle imposte indirette, nonché un incremento dei redditi e susseguenti imposte dirette, favorendo anche, probabilmente, investimenti esteri. Se da un lato è sciocco ignorare quanto appena sottolineato, dall’altro, però, è quantomeno azzardato voler stimare puntualmente l’incidenza finale di una tale riforma.

La maggiore o minore efficacia della stessa dipenderà da troppe variabili, prima fra tutte la propensione al consumo della classe media (principale beneficiaria di questa riforma) e variabili esogene come, ad esempio, le politiche fiscali degli altri paesi. Le reazioni umane non sono sempre razionali e prevedibili, non a caso Keynes parlò di “black box”. I modelli caotici, tra cui il più celebre è probabilmente quello di Lorent che formulò il cosiddetto “effetto farfalla” e cioè che piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema, come il battito di ali di una farfalla che potrebbe scatenare un uragano a migliaia di chilometri, sono stati spesso sottovalutati, fraintesi ed ignorati in economia.

La consapevolezza di non poter dare una previsione certa, non ci esula dalla possibilità di immaginare scenari possibili ma senza tirar fuori cifre senza fondamento o limitarsi al chiedersi dove siano le coperture.

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By cuneo Marzo 28, 2018 10:27
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