Formazione 4.0: ecco il credito d’imposta
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Al via il credito d’imposta per la formazione 4.0, una delle misure più attese per rilanciare il Piano Nazionale Impresa 4.0. Il decreto attuativo, pubblicato in gazzetta a giugno scorso, permette a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, “indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali”, di sfruttare lo strumento fiscale per gli investimenti effettuati in formazione del personale “negli ambiti funzionali al processo di trasformazione tecnologica e digitale 4.0”.
La domanda di accesso avviene in maniera automatica, in fase di redazione del bilancio, con successiva compensazione mediante presentazione del modello F24 in via esclusivamente telematica all’Agenzia delle Entrate.
Il credito d’imposta è pari al 40% delle spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di formazione ammissibili, limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione, sostenute nel periodo d’imposta agevolabile e nel limite massimo di 300.000 euro per ciascun beneficiario, pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali.
Tra le attività ammissibili al credito d’imposta rientrano quelle di formazione concernenti le seguenti tecnologie: big data e analisi dei dati; cloud e fog computing; cyber security; simulazione e sistemi cyber-fisici; prototipazione rapida; sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA); robotica avanzata e collaborativa; interfaccia uomo macchina; manifattura additiva (o stampa tridimensionale); internet delle cose e delle macchine; integrazione digitale dei processi aziendali.
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